Arte e Cultura curano lo spirito

Psicologia, crescita personale… nel castello di carta
raccontata da Paola Dei

Arte e cultura curano lo spirito
alla fine la bellezza di salverà

Paola Dei è una psicologa e ci siamo conosciute online attraverso il mio sito nelcastellodicarta.it.
Le ho chiesto se le facesse piacere collaborare con il mio blog e lei mi ha inviato l’immagine di un articolo, pubblicato su “La nazione” il 6 giugno ca. Così tanto per cominciare!😊
Grazie Paola!!!

Qui sotto riporto il testo:

ARTE E CULTURA CURANO LO SPIRITO
ALLA FINE LA BELLEZZA CI SALVERA’

All’ospedale di Campostaggia la critica Paola Dei ha portato avanti il «metodo psycofilm».

La bellezza ci salverà, perché arte e cultura curano lo spirito e anche il corpo. Lo dimostra una ricerca che l’associazione Valdesa Donna ha promosso fin dal 2012 in collaborazione con il reparto oncologico dell’ospedale Campostaggia, diretto da Angelo Martignetti, le cui evidenze scientifiche sono state pubblicate il 4 giugno sulla rivista scientifica internazionale «Phenomena Journal, giornale internazionale di psicopatologia, neuroscienze e psicoterapia».
Portata avanti dalla psicologa, critica teatrale e cinematografica Paola Dei attraverso il «metodo psycofilm» da lei elaborato ed accolto dalla comunità scientifica, la ricerca conferma che la cultura e le arti sono in grado di abbassare i livelli di cortisolo. l’ormone dello stress grande nemico della nostra salute che apre la porta alla depressione, aumento di peso, malessere psicologico, pressione arteriosa e colesterolo.
I dati sperimentali e clinici raccolti a Campostaggia evidenziano come emozioni e situazioni negative possano sregolare il sistema dello stress, con ripercussioni su tutto l’organismo; e come, al contrario, visite ai musei, visione di film idonei e ascolto di musica possano abbassare anche del 50 – 60 per cento i livelli di cortisolo.
“È il caso di dire che chi respira arte fa un gran dono anche alla propria salute – commenta la dottoressa Dei – Le arti portano benessere anche a livello sociale ed anche in tempi di Coronavirus si può ripartire da qui e inondare la rete di bellezza anziché di odio e insulti?”

Articolo pubblicato su “La Nazione”, il 6 giugno 2020