Non tutti i mali vengono per nuocere

Non tutti i mali vengono per nuocere …
Da piccolino sentivo il mio caro nonno dire: “Non tutti i mali vengono per nuocere” e osservando il suo sguardo percepivo rassegnazione accompagnata da una voce poco rassicurante.
Ne ho un ricordo vivido, e questa frase la sentivo quando le cose non andavano come nonno si aspettava. Mi è sempre sembrata una frase senza senso, il male che non nuoce!
Mah!
E’ nella parola stessa che si annida appunto il male.
Ogni volta ho fatto spallucce e, sorridendo, pensavo che il nonno non avesse chiaro il concetto di male e bene.

La differenza tra male e bene…

Poi, passano gli anni e la differenza tra male e bene inizia a farsi avanti, ma questo sarebbe un altro discorso.
Oggi, mi è ben chiaro cosa intendeva il nonno, quando un evento ci appare negativo e, talvolta lo è parecchio, ne vediamo solo l’effetto immediato e non i suoi conseguenti sviluppi.
Nessuno si aspetta il male che nuocendo ci fa del bene, ma solo il bene che rinfranca e ci sorride.
Eppure, un evento che inizialmente è fastidioso, si potrà, nel tempo, rivelare positivo o addirittura un ottimo evento.
Certo, a livello umano poi diremo… “Meno male! Vedi che alla fine tutto si risolve, si sistema, è andata bene…”
Ma tutto questo, a livello del percorso animico, funziona veramente così, oppure ogni evento è come una specie di accordo pre-nascita con il mondo che ci circonda?

Ogni essere umano è libero…

Mi piace pensare che ogni essere umano è libero di accordarsi con chi desidera, soprattutto a livello animico, dove la sua anima essendo libera dal supporto della carne può essere vera essenza divina!
A livello dell’anima, nel momento che potremmo definire di “pre-nascita”, ognuno può crearsi la futura vita sulla Terra che più gli servirà per “evolversi”; chiaro è che poi ci sono scelte che sviluppate qui sulla Terra danno profondamente fastidio e sembrano disumane. Di situazioni simili ognuno di noi ne ha di certo sentore, ad ognuno il suo, ma tutte hanno lo stesso denominatore comune: la scelta dell’anima per quel percorso umano che svolge senza astio, preoccupazione, ma con precisione e rigore.
Ogni anima si ritrova qui con altre anime che sono le più adatte per il suo progetto: niente a caso, soprattutto negli eventi che segneranno tutta una vita; belli e brutti.
Ogni anima si adopera per aiutare l’altra a realizzarsi, chi con gioia, chi con pianto e disperazione. Per l’anima sono compiti da svolgere perché scelti prima di nascere.
Allora, se così fosse veramente, ogni esperienza dell’anima ha un senso e un valore.

Gli eventi … grandi occasioni per crescere?

Per l’anima, al di fuori della nascita, un evento è un evento, né giusto né sbagliato… è un evento.
Di certe catastrofi, di certe situazioni aberranti che viviamo o vediamo, di certe faticose situazioni familiari non possiamo di sicuro farne un pregio animico, ovviamente no. Ma se solo riuscissimo a vedere un particolare evento può essere provocato da una scelta stabilita da tempo dall’anima stessa, … beh, non potrebbe essere proprio quella una grande occasione per diventare più adulti, più maturi?
Non potrebbe anche essere una opportunità per comprendere che è giusto esigere più rispetto e compassione da tutti, per rispettare e provare compassione per tutti, a partire da noi stessi, e smettere velocemente di sentirsi così stupidi od inutili su questa Terra?
Non sarebbe una condizione auspicabile e preferibile se l’anima non dovesse avere più l’esigenza di venire al mondo con un corpo con compiti così duri?
Meglio sarebbe, allora, al più presto imparare a vivere da “esseri umani adulti”, adulti e responsabili nella vita di tutti i giorni, nella sfera emotiva, nell’intelletto, in famiglia, fra le nazioni e i popoli: ognuno sia veramente l’esempio che vuole vedere nel mondo.

L’anima non giudica e non rifiuta

E’ l’uomo terreno che, avendo sulla Terra la facoltà di provare emozioni, di dare interpretazioni, di analizzare e giudicare, cataloga e rifiuta le “incivili manifestazioni umane”.
Ma l’anima no!! L’anima non giudica e non rifiuta.
Lei ha esigenza di vivere proprio quella particolare esperienza, brutta o bella che sia, e ne trarrà spunto in questa vita o, addirittura, in una delle prossime.
Per l’anima, nell’incarnazione attuale o nelle prossime altre venti vite sulla Terra, non è rilevante: tempo e spazio nel mondo animico hanno un ritmo diverso.
Passato, presente e futuro sono la stessa cosa nella condizione animica, ed è solo quando si nasce in un corpo umano, in questa dimensione terrena, che tutto diventa il “nostro tempo-spazio”!

Qual è il disegno, qual è la via?

Allora, soprattutto per l’anima, è vero che non tutti i mali vengono per nuocere, anzi!
Quindi, quando è possibile, chiediamoci che cosa quel particolare evento ci doveva far vedere e, ancora, che cosa ne possiamo trarre di utile per andare avanti nel nostro percorso d’anima.
A questo punto, molti si staranno chiedendo: “qual è la mia via, il mio disegno e, soprattutto, la sto seguendo, lo sto realizzando?”
Il disegno, quello che abbiamo preparato prima di reincarnarci, lo conosciamo bene, anche se non lo ricordiamo razionalmente, eppure, se riuscissimo ad avere fiducia sul fatto che tutte le esperienze che stiamo vivendo ne fanno parte, riusciremmo a trarne qualcosa di veramente profondo, cioè, la consapevolezza che tutto ciò ci porterà, ci sta già portando, verso il vero cambiamento di noi stessi e del mondo intero.
Ogni azione che il mondo ci propone è anche la nostra azione, ognuno con le proprie vite singole, ma insieme, cambiando le nostre azioni e agendo sempre in modo che queste siamo le più giuste, ci dirigiamo verso una maggiore responsabilità e consapevolezza per noi, singolarmente e come comunità.
L’augurio è che siamo sempre “azioni, pensieri ed emozioni” supportate dal nostro più intimo sentimento animico.

Un saluto da Rosa e Michele
Filosofia Quantica Torino

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