Animali, Natura, Ecologia

Gli Animali, la Natura, l’Ecologia

Animali, Natura, Ecologia

Nel Castello di Carta.

Gli Animali, la Natura, l’Ecologia

Salve, Anime Belle!!!
Ebbene, sì, “Gli Animali, la Natura, l’Ecologia” sono tra le cose che “piacciono a me”!
Una delle connessioni più forti che provo è proprio quella con gli animali, le piante e i fiori, la protezione dell’ambiente in cui tutti insieme dovremmo vivere, in armonia e in salute.
La sento partire dal cuore, ma spesso mi pare di percepire anche nella mente una sorta di dialogo, fatto di frasi complesse e profonde…

Amore e Gratitudine

È, soprattutto, una relazione basata su sensazioni innate ed istintuali, vibrazioni energetiche che corrono dalle cellule del mio corpo alle cellule degli esseri naturali.
Che siano animali domestici o selvatici, piante da appartamento o alberi di bosco, ne percepisco l’individualità e la sensibilità.
Possiamo chiamarlo amore, senza paura di cadere nel banale?
Sì, amore, quello vero, adulto, non manipolatore, fatto di rispetto e sostegno reciproco.
Un amore che non crea dipendenze, ma dal quale io, in quanto individuo appartenente alla specie “Sapiens”, non posso che trarne benefici.
Dal cibo che nutre il mio corpo, al senso di pace che emanano gli alberi, dalle svariate fibre per creare i miei abiti, all’amore incondizionato che ho ricevuto e ricevo dai miei gatti e dai miei cani.
Tutto ciò di cui ho bisogno arriva dalla Natura, perché siamo fatti della medesima sostanza.
Non solo a livello fisico, cioè atomi, molecole, cellule, ma anche la medesima energia spirituale, soltanto distribuita in forme fisiche e ruoli differenti, tanto per rendere più variegata l’esperienza delle nostre Vite.
Da queste consapevolezze può non nascere, dunque, una profonda gratitudine, per tutto ciò che quegli esseri offrono, animali e vegetali che siano, in maniera generosa e incondizionata?

La Terra e i Sapiens

Noi Sapiens siamo la specie più giovane apparsa sulla Terra. Si presume poco più di 200.000 anni, che sono, in termini di evoluzione veramente molto pochi.
Anche in questo abbiamo un primato… sembra che sia scientificamente impossibile che una qualsiasi specie possa sviluppare le sue caratteristiche essenziali in così pochi anni.
Inoltre, dal nostro improvviso “arrivo” su questo Pianeta, in qualsiasi modo sia avvenuto, abbiamo stravolto gli equilibri naturali così tanto che pare proprio che siamo arrivati ad un punto critico per il Pianeta stesso.
I rilevamenti di anidride carbonica nell’aria che respiriamo hanno evidenziato che dal 1975 è aumentata da circa 330 parti per milione (ppm), a 400 ppm, valore molto vicino al Pliocene, antica era geologica che ebbe inizio 5.332 milioni di anni fa (Ma) e terminò 2.588 Ma.

In quel tempo fu un’attività eruttiva particolarmente intensa di giganteschi vulcani diffusi su tutto il pianeta a rendere così acida l’atmosfera, la qual cosa pare abbia favorito l’avvento della quarta era glaciale.
Nel Pleistocene, ebbe inizio circa 110.000 una stagione un pò freddina e terminò circa 12.000 anni fa.
Nei nostri tempi, in una manciata di anni, con le nostre belle automobiline e tante altre modernità, stiamo facendo lo stesso danno dei vulcani, ma molto più in fretta!!!
Prepariamoci a tener fuori il cappottino tutto l’anno e dimentichiamoci il ferragosto, se continuiamo così…

Amore e Responsabilità

Personalmente, mi sento addosso una grande responsabilità verso gli Animali, la Natura, l’Ecologia”.
Che è anche una responsabilità verso me stessa, in quanto abitante del Pianeta.
Come scelgo di trattare me e l’ambiente in cui vivo?
Faccio qualche esempio pratico.
Sono una “conduttrice” di cani da circa 30 anni e, siccome so che i cani sono abitudinari, li accompagno nel solito giardino tutti i giorni, tre/quattro volte al giorno.
Vi immaginate se per 30 anni non avessi mai provveduto alla raccolta della “pupù santa” delle mie amate bestiole almeno una volta al giorno… di che colore sarebbe quel parco???
Altro esempio: alle 16 del pomeriggio vado a prendere mia nipote che esce dalla scuola materna. È una bella giornata e prendiamo il gelato. Bicchiere, cucchiaino e salvietta. Ci sediamo, felici, su una panchina della piazza sotto un tiglio. Gustiamo il gelato… Quanto è buono!!!
Finito? Ora giochiamo a palla?
No, qui no, perché ci sono per terra bottiglie rotte, bicchieri e cucchiaini abbandonati… pupù non raccolte…
Ma non ci sono i contenitori pubblici?
Sì, certo! Ogni panchina ne ha uno a circa un metro di distanza!!!
Ah… beh, sì, … un pò distanti… scomodo… meglio lasciarli sotto la panchina… tanto chi li vede?

Qualcosa non mi torna

In teoria, siamo l’unica specie dotata della capacità di comprendere e concepire il concetto di causa-effetto, ma non la utilizziamo poi così tanto.
Eppure, nonostante l’enorme potere che abbiamo sul Pianeta ci sentiamo ancora noi le vittime impaurite di tutto ciò che è “Naturale”. Intanto non ci rendiamo conto che, per proteggerci da false minacce, svolgiamo attività aventi un impatto sull’ecosistema devastante e veramente pericoloso, alla lunga, anche per noi.
Quanta distorsione, quanto lontani siamo dalla nostra vera essenza?
Siamo esseri fisici e quindi dovremmo amare la Natura, e siamo esseri spirituali ed intellettivi con enormi potenzialità di consapevolezza e lungimiranza, e quindi dovremmo pensare di tutelare la “Nostra Casa”.

“L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile.
Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.”

Hubert Reeves

Qualcosa va cambiato

Troppo spesso noi umani ci relazioniamo al “resto del mondo” con un atteggiamento di sfida e predazione.
Sono così lontani i tempi in cui gli uomini dovevano difendersi da fiere e cataclismi sconosciuti.
Ma ci sentiamo minacciati da tutto e, ahimè, non ci rendiamo conto che, in realtà, noi siamo la prima grande e più pericolosa minaccia per la Natura, per l’intero Pianeta e, quindi, alla fine, per noi stessi.

Spesso ci preoccupiamo della nostra salute, cerchiamo cibi sani, medicine miracolose, tecniche di guarigione ultramoderne, viviamo in abitazioni super-confortevoli, disinfettiamo e sterilizziamo tutto ciò che maneggiamo.

Eppure, pochissima cura abbiamo della nostra “Grande Casa”, dei suoi delicati equilibri, e non ci rendiamo conto che presto potrebbero risultare inutili tutte le prevenzioni o le tutele fittizie in cui ci illudiamo di sentirci protetti.

È forse giunto il momento di iniziare ad espandere la consapevolezza che la nostra salute personale è strettamente interconnessa con la salute del “Resto del Mondo”, gli animali, le piante, le acque, il cielo compresi?

To be continued…

Ho capito una cosa, però.
Che se ho amore e pazienza per gli animali e le piante, devo imparare ad avere pazienza anche verso i Sapiens che dimostrano ancora di non aver compreso il vero significato di “eco-logia”.
E non solo. Con queste mie riflessioni sulle pagine del blog, voglio incontrare tante Belle Anime che la pensano come me, e ritrovare insieme la forza di continuare, con pazienza, a raccontare una visione diversa a chi ancora non ha la percezione dell’unità della nostra specie con il pianeta Terra che è la nostra unica dimora.

Se avete casi particolari da segnalarmi, fatelo e parliamone insieme.
Pubblicherò volentieri iniziative di sensibilizzazione, raccolte firme e tutto ciò che è positivamente utile per imparare a vivere meglio insieme.
Quindi, se vi è piaciuto questo articolo e l’argomento trattato, mettere il vostro migliore “LIKE” e aggiungete le vostre sensazioni.
Io ho già in mente di cosa parlarvi nel prossimo articolo…
“to be continued…

2 thoughts on “Gli Animali, la Natura, l’Ecologia”

  1. Racconto meraviglioso, scritto con chiarezza, dove l’amore per la natura e tutto il mondo bio dinamico traspare con passione e naturalezza….brava, bravissima. A quando altri racconti?♥️

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