I can't breathe

I can’t breathe

I can't breathe


Non riesco a respirare …, “I can’t breathe …”

I can’t breathe

” I can’t breathe …”, sono parole che saranno per sempre legate a questi strani giorni, e non solo per il coronavirus, che toglie, appunto, il fiato…

“Don’t like, this!”

Ciao, Anime Belle!
Nella pagina di presentazione del mio blog, (per chi non l’avesse letto invito a cliccare qui), ho anticipato che avrei non solo scritto sulle cose che “piacciono a me”, ma anche di qualche “don’t like”.
In questo articolo, che vuole essere anche un atto di solidarietà, tratterò di una “storia”, che appartiene a quelle cose che NON mi piacciono, di cui non vorrei mai più sentirne parlare, di cui non vorrei parlarne affatto.

Ho visto una volta sola la terribile scena in TV, e sto ben attenta a non rivederla un’altra volta.
Una volta è già troppo!
Ed è troppo dover sentire anche solo una volta la disperata richiesta di essere liberato per poter respirare: “Please, I can’t breathe …”, richiesta crudelmente inascoltata.

We can’t breathe

Non può non mancare il fiato a chiunque osserva quel “cop” insistere stupidamente nel suo gesto.
Non si può non identificarsi, anche solo per qualche istante, con quel cittadino che, senza ancora saperlo, sta pronunciando le sue ultime angoscianti parole.
Neanche sa che tutto il mondo assisterà al suo strazio personale.
Come si può pensare di avere il diritto di togliere il respiro a qualcuno solo perché si indossa una divisa?
Come si fa a non ascoltare una persona che ti sta dicendo “I can’t breathe”?
Mi è persino difficile trovare le parole per parlarne, cercando la chiave di lettura più giusta per affrontare questo argomento, senza cadere nel banale o nel già detto.

Violenza ingiusta e ingiustificata

Certo, siamo tutti scandalizzati da questa violenza ingiusta e ingiustificata, che viene proprio da quelle persone che dovrebbero tutelare la sicurezza e i diritti umani e civili del popolo. Quando si assiste ad avvenimenti dove sono proprio i poliziotti i primi a fomentare, con assurdi abusi di potere, la violenza cieca e gratuita, un senso di smarrimento e di tradimento attanaglia il cuore.
Attraverso questa pagina del mio blog, voglio esternare il mio disappunto sul fatto che una parte di Umanità sia ancora intrisa e prigioniera di becere e infantili idee di discriminazioni legate al colore della pelle.
Purtroppo, non è solo un fenomeno legato a quel particolare Paese americano. Si percepisce chiaramente la presenza di una corrente che, come un fetido e maleodorante fiume inquinato, scorre invadendo ogni Paese di questo Pianeta, impestando con i suoi effluvi velenosi i polmoni di tutti gli esseri presenti sul Pianeta.

We can’t breathe…

Ma, noi esseri umani chi siamo?
Animali o Esseri Pensanti?

Vorrei, insieme a voi, fare delle considerazioni più in generale su alcuni gravi problemi di “convivenza” che noi umani dimostriamo troppo spesso di avere, portando il discorso sui piano scientifico, con qualche digressione sulla storia dell’umanità, così, giusto due accenni veloci.
Innanzitutto, la prima riflessione che mi viene spontanea è proprio sulle nostre antiche origini, per cercare di capire quando, nel nostro processo evolutivo, insieme alla consapevolezza di poter camminare su due gambe e non più su quattro zampe, alcuni di noi abbiano ritenuto di poter prevaricare su altri simili…

Sopravvivenza e “problem solving

In natura, esiste la cosiddetta legge del più forte, per la quale ogni battaglia per conquistare il terreno di caccia migliore, per garantirsi il padre o la madre migliore per i propri figli, è effettivamente rivolta ad ottenere il migliore futuro per la specie stessa.
Gli individui più bravi e più esperti nel “problem solving” rispetto alla sopravvivenza sono quelli in grado di trasmettere il miglior DNA alle nuove generazioni, per il benessere di tutti i componenti della specie.
Individui sani e forti, creano una comunità sana e forte.
La medesima condizione non si riscontra tra i Sapiens e nelle loro società, in cui si sacrifica il vero bene dei singoli e di tutta la Terra in nome di un fittizio ed iniquo “benessere” economico.

Analizziamo il problema con il microscopio!

Ma prima di continuare ad analizzare come i Sapiens hanno impostato la loro organizzazione sociale, e siccome ho accennato al DNA, voglio annunciare che ho intenzione di analizzare il “problema” del razzismo con l’utilizzo di un microscopio elettronico.
E’ un approccio forse un po’ bizzarro, inconsueto.
In genere siamo abituati ad affrontare la questione sulla base di argomentazioni morali, sociologiche, di senso civile sulla uguaglianza. Ma questi approcci non convincono gli “altri”, cioè quelli che, secondo la loro personale “morale”, vedono il problema esattamente all’opposto.
Con un microscopio elettronico, invece, possiamo portare le prove scientifiche e non opinabili sulla realtà indiscutibile che di razza umana ne esiste solo UNA, che comprende tutti i 7 miliardi di individui viventi sul Pianeta.

Torniamo alla Leadership dei Sapiens

Ritorniamo, dunque, ad analizzare, come i sapiens hanno impostato la loro Leadership.
I capibranco dei “sapiens-sapiens”, hanno dimostrato in ogni secolo della Storia, di non essere sempre trasmettitori del “migliore DNA” e della cultura più saggia ed “ecologica”.
A differenza di ciò che succede nel mondo animale, il potere tra i Sapiens spesso è detenuto da scaltri leader, abili ad imbonire e manipolare le masse, spesso attraverso l’invenzione di false regole morali e religiose che hanno il solo scopo di creare disparità e sottomissione.
Produrre e diffondere convinzioni e credenze basate sulla paura del diverso, sull’odio, sul pensiero che non ci sia abbastanza sostegno per tutti, rende il popolo fragile e frammentato, impegnato quotidianamente in misere battaglie fra simili per la sopravvivenza.
Intanto, i capibranco dei “sapiens-sapiens” possono, senza essere disturbati, pensare ad accumulare potere politico ed economico, rimpinzando le loro pance e i loro forzieri…

Dividi ed impera

La strategia politica-sociologica del Dividi et impera, attribuita soprattutto al “buon” Filippo il Macedone, è stata assimilata e adottata come la migliore regola di controllo delle masse, naturalmente a loro discapito…
Questo è stato facilmente realizzabile nel passato grazie all’ignoranza in cui era tenuto il popolo.
Al giorno d’oggi, con tutti gli strumenti di comunicazione a cui possiamo facilmente accedere, in teoria non dovrebbe più essere possibile, e noi dovremmo velocemente essere in grado di riconoscere un tentativo di manipolazione collettiva…
Forse…
In realtà, però, questo processo continua ancora … non credete anche voi?

Ma le cose possono cambiare!

Dai, però, siamo positivi!
Se vogliamo, ed in passato non si sono mai verificate queste favorevoli circostanze, ora possiamo veramente scoprire nuove verità e soprattutto sfatare tante “storiche bufale”, con la reale possibilità di liberarci, finalmente, da vecchi pregiudizi e schemi mentali limitanti.

Torniamo al microscopio…

Nell’ambito scientifico, ad esempio, vi è una scoperta che potrebbe essere considerata “la Scoperta Maxima”, soprattutto in riferimento alle origini della nostra specie e alla tesi, sostenuta da alcune “varietà cromatiche” di Sapiens, dell’esistenza di più razze con la pretesa che alcune di queste possano essere “superiori”.
Per me è veramente un fatto straordinario, che da solo può far crollare tutte le false credenze su millantate differenze tra “razze umane”.
Gli studi effettuati sul genoma umano hanno evidenziato che tutti gli individui appartenenti alla specie “sapiens-sapiens”, e cioè 7 miliardi di esseri umani che vivono attualmente sulla Terra, tutti quelli che li hanno preceduti a partire da circa 200.000 anni in qua, e tutti quelli che vivranno in futuro, hanno in comune il medesimo DNA MITOCONDRIALE.

Cosa è il DNA Mitocondriale

Il DNA mitocondriale è contenuto nei mitocondri, importantissimi organi delle cellule del nostro corpo, e la sua funzione è quella di immagazzinare e rilasciare l’energia vitale per tutto il nostro organismo.
E i mitocondri vengono trasmessi da individuo ad individuo attraverso l’ovulo materno, abbastanza grosso da poterli contenere. Lo spermatozoo, che contribuisce al 50% del patrimonio genetico del nuovo individuo, è troppo piccolo per poter trasportare i mitocondri.

Cosa significa avere lo stesso DNA MITOCONDRIALE?

Significa che tutti i Sapiens che hanno camminato sulla Terra, presenti, passati e futuri, hanno ereditato questo particolare DNA da un’unica donna, la cosiddetta EVA MITOCONDRIALE, la madre di tutti noi!
Come sia stato possibile questo non lo so e forse non lo hanno ancora scoperto, anche se alcuni arditi studiosi hanno già avanzato coraggiosamente ipotesi interessantissime e sconvolgenti insieme.
Ma, di fatto, non si può far altro che constatare che, ad un certo punto della nostra storia, una femmina di “sapiens”, o altra razza similare, ha donato un suo ovulo per iniziare una nuova specie, noi!
A proposito, potete verificare queste informazioni su it.wikipedia.org

La scienza lo prova: siamo un’unica razza

Un’altra prova scientifica che siamo un’unica razza la troviamo nel fatto che qualsiasi individuo di sapiens-sapiens, qualsiasi sia il colore della pelle, può generare figli con individui colorati diversamente.
I bambini nati da genitori “cromaticamente” diversi sono individui fertili e garantiscono il futuro della specie.
Questa condizione ad esempio non esiste quando si incrociano asini e cavalli, creando muli (Mamma Cavalla e Papà Asino) e bardotti (Mamma Asina e Papà Cavallo). I figli che nascono sono individui sterili e non ci saranno nuove generazioni. Una differenza sostanziale nei Dna delle due specie impedisce la continuazione degli incroci.

E, allora, siamo tutti parenti?

Forse sì, uguali nelle origini genetiche, diversificati dalle credenze culturali in base all’ambiente in cui siamo nati e vissuti.
Ma le credenze non sono scienza assoluta, e, quando si scopre che sono sbagliate, quale magnifica soluzione è quella di poterle cambiare!
C’è, però, “qualcuno” che ha una evidente convenienza a che tutto ciò non venga conosciuto dalle masse, così da continuare a tenerci divisi, inconsapevoli e, soprattutto impotenti.

Un’altra prova scientifica… il nostro cervello

C’è ancora una riflessione che mi fa piacere condividere con voi, ed anche questa si basa su lavori scientifici. Quando ho scoperto tutto ciò sono rimasta senza parole … Riguarda l’anatomia del nostro cervello, l’unico nel mondo animale ad essere dotato di neocorteccia.
Una delle attività più importanti della neocorteccia è la capacità di prevedere il futuro, non come magico potere, ma come funzione cognitiva di saper prevedere che ad ogni azione segue una reazione o una conseguenza. Solo noi umani abbiamo il concetto del futuro, per gli animali esiste un unico presente.
Ma di questa grande opportunità non ce ne facciamo proprio nulla, visto che molto spesso non riusciamo a controllare le nostre emozioni inconsce e le reazioni scomposte che queste ci spingono a compiere, non considerandone affatto le conseguenze, proprio come che è successo nel cervello del poliziotto americano…
Quanto tessuto cerebrale sciupato!!!

Un unico diamante

Detto ciò, tra un po’ di ironia e un po’ di serietà, mi domando, con il cuore gonfio di tristezza:
quanti “George Floyd” dovranno urlare disperatamente e inutilmente “Please, I can’t breathe … They’re going to kill me…” prima di capire che siamo fatti tutti della stessa sostanza, carne, sangue, geni e cromosomi, anche se le nostre pelli sono di colore diverso?
Quanto ancora ci vorrà per accettare finalmente, che siamo tutti splendenti sfaccettature di un unico enorme diamante chiamato Umanità?

Qualcosa sta cambiando, però. In tutto il mondo molti Sapiens si riuniscono in manifestazioni di solidarietà verso George e tanti “cops” si sono schierati dalla sua parte.
Dai, che la parte migliore di noi verrà fuori, prima o poi!!!
Che la frase “I can’t breathe …” diventi un mantra così potente da far diventare il respiro di ogni singolo individuo il respiro ampio e sereno di tutta l’Umanità!

E voi, cosa ne pensate?

Bene, Anime Belle, mi farebbe piacere che voi mi lasciaste nello spazio dei commenti la vostra opinione e le vostre emozioni in merito a questa “brutta storia”, con l ’augurio che il sacrificio di questa Anima non sia stato vano e che sia l’inizio di una nuova sensibilità e consapevolezza.

Secondo voi è possibile che i pensieri di più persone concentrati su una “visione condivisa” di una convivenza più pacifica possano avere la forza di cambiare la realtà attuale per crearne una nuova?