L’astrologia… nel castello di carta
Il segno della Vergine raccontato da Roberto Illario!!!
Il segno della Vergine ama la Scienza!
Poveri Vergine! Tutti parlano male di loro! Anch’io! Sono spesso così tecnologici, ipercritici, scettici, stressati e stressanti! Ma non tutti! Vedi Jorge Luis Borges, Tiziano Terzani, Paulo Coelho, Peter Sellers…
Comunque preferisco i Pesci…che sono il loro opposto! Ma ecco che mi ricordo che Salvini è dei Pesci! Ohibò! No, non si possono giudicare le persone dal loro Segno solare!
Conoscere per dominare
Il Segno della Vergine è strettamente connesso con la ricerca scientifica ed il progresso tecnologico. È un segno mentale, acuto, attento, dedito all’osservazione dei dettagli, impegnato nello sforzo di distinguere meglio tutto quanto, usando e perfezionando ogni strumento utile, cercando similitudini e differenze, studiando ed imitando la Natura. Fino a volerla superare e “migliorare” ed interferendo pesantemente su di essa!
Per un “classico” Vergine tende ad esserci una netta distinzione fra Umanità e Natura, considerando l’Uomo il protagonista e l’artefice ed il Mondo attorno a lui un semplice oggetto, di cui disporre a piacimento, da capire a fondo per poterlo meglio utilizzare, sviluppando tecniche sempre più efficienti e raffinate, correggendo ogni irregolarità e difetto ed eliminando ogni cosa nociva o superflua.
L’idea è quella di antropizzare la Terra, piegandola alle necessità e comodità umane, coltivando ovunque solo piante ed animali utili a sé ed occupando ogni angolo del Pianeta, rendendolo pulito, efficiente e sterile: questo progetto è in fase avanzata di attuazione…purtroppo!
Pura illusione!
Il problema è che il concetto di poter dominare e controllare la Natura…è una pura illusione!
La mentalità antropocentrica si sta scontrando con l’evidenza del fatto che l’Uomo fa parte della Natura, non può distinguersi da essa…se non diventando macchina!
Finché rimane un animale biologico, non può che risentire dei danni da lui stesso fatti al suo Mondo ed al suo Ambiente. Infatti la crisi ambientale ha, tra l’altro, prodotto il covid, che sta facendo impazzire gli scienziati con le sue mutazioni ed i suoi cicli, le sue ondulazioni, mostrandosi indomabile…come la Natura stessa!
La naturale soluzione?
Naturalmente la soluzione sta nel riconoscere l’interconnessione fra tutte le cose e la relatività di ogni conoscenza…ossia equilibrare una mentalità troppo Verginea con una buona dose di percezione “Pescina”. Il rischio, d’altra parte, è quello di trasformare lo strumento della Scienza in una Divinità Assoluta, diventando superstiziosamente devoti alle Macchine e credendo fermamente ai sacri Dati delle Statistiche, mischiando orrendamente la mistica Pescina con la logica Verginea!
L’osservatore influenza la realtà osservata!
Attualmente, comunque, trovandoci nel passaggio dall’Era dei Pesci a quella dell’Acquario, sta sorgendo la consapevolezza…della inesistenza della materia e della oggettività!
La Scienza si sta evolvendo, staccandosi dal grezzo materialismo della Vergine e dalla sua ingenua pretesa di misurare e classificare esattamente ogni cosa. Ora si sa che è impossibile conoscere tutti i dati e che qualunque osservatore influenza la realtà che vuole indagare…e ciò ha conseguenze strabilianti sul nostro modo di comprendere il Mondo…e noi stessi!
Tuttavia la tecnologia Verginiana è indubbiamente utile, se gestita con intelligenza e con misura. si tratta “solo” di smetterla con la mania dei record, della ricerca ossessiva di maggiori prestazioni e di massima efficienza, riconoscendo che esistono dei limiti che non si debbono superare e degli esperimenti troppo costosi e rischiosi, essendo la meta non più il dominio indiscriminato, ma il corretto equilibrio fra il benessere umano e la salvaguardia della Natura.
Necessita una profonda trasformazione culturale!
Ovviamente ci sono tantissimi uomini e donne del Segno della Vergine che sono ben coscienti di questo e quindi molto critici verso l’attuale società iper-tecnologica e freddamente materialista. L’intelligenza Verginea è indispensabile per riconoscere nei dettagli i nostri errori e per ricercare adeguati rimedi…senza, però, l’illusione di trovare una soluzione tecnologica, di costruire strumenti prodigiosi che aggiustino tutto.
Piuttosto, sarebbe necessaria una profonda trasformazione culturale che muti nettamente le nostre abitudini dannose e faccia sparire la nostra (folle) presunzione di “superiorità” sulla Natura.
Ciao! da Roberto Illario!!!
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