Le avventure di Willy il Temerario

willy il temerario

Primo Capitolo – Un fugace incontro – prima parte

Quando la incontrai, la prima volta, vi confesso che ne fui alquanto intimidito. Lei mi si avvicinò con quel suo sguardo così  intenso che mi sembrò veramente troppo impegnativo. Avevo da poco tempo preso la decisione di cambiare vita: mi ero appena lasciato alle spalle una situazione  decisamente stressante e stavo seguendo un nuovo flusso di pensieri perché volevo sentirmi libero da progetti e legami seri.

Proprio per sfuggire dalla presa magnetica di quei suoi occhi e dallo strano turbamento che mi stava nascendo dentro,  mi dissi velocemente: “Vecchio mio, non sei ancora pronto per ributtarti in una relazione così seria! Goditi la tua riconquistata libertà e fra qualche tempo ne riparliamo”.

In realtà, lei mi svelò, in seguito, che quella non era la prima volta che mi incontrava. Sosteneva, infatti, di avermi notato, qualche giorno prima, dalla sua autovettura in movimento, mentre passeggiavo per una via del paese, ed era stata particolarmente colpita ed affascinata proprio dalla mia aria da viaggiatore solitario e lievemente malinconico. Mi disse anche di aver continuato a rivedere nella sua mente la scena più e più volte e di essersi pentita di non aver fermato l’auto per chiedermi se avessi avuto bisogno di qualcosa.

Quando me lo disse, trovai strano di averle suscitato un tale pensiero.

Non credevo di avere l’aria di chi fosse in cerca di qualcosa o qualcuno in particolare, almeno non in quel momento, ma è anche vero che a volte succede di non avere le idee molto chiare sulla propria vita. E, nel contempo, le persone più sensibili possono invece cogliere quei sottili messaggi che l’anima, all’insaputa della parte conscia, sta lanciando verso obiettivi che solo lei, l’anima appunto, conosce …

No, in quei tempi, non credevo di aver bisogno di aiuto e neanche di poter essere d’aiuto. Andavo per la mia strada, senza una vera meta, ma decisamente spinto da un desiderio di qualcosa di diverso …

Comunque, in occasione di quel nostro primo fugace incontro, svicolai quasi vigliaccamente dal suo tentativo di avvicinarmi.

Per qualche giorno continuai a condurre la mia nuova vita da solitario andando a zonzo per il paese senza pormi altri problemi se non quello di trovare del cibo e un ricovero per la notte.  Sì, sentivo che stava per avvenire qualcosa di importante, ma ancora mi piaceva crogiolarmi in quel nuovo e leggero stato d’animo. Sapevo anche, perché mi conoscevo, che, prima o poi, avrei avuto modo di mettere in gioco la  mia natura più sentimentale e passionale, ma, per il momento, preferivo rimandare la questione, girando alla larga dagli impegni e bighellonando di qua e di là, vivendo l’oggi  senza preoccuparmi per il domani. Avevo deciso di prendermi del tempo per rilassarmi e chiarirmi le idee, una sorta di periodo sabbatico e, visti i primi risultati, mi pareva proprio che la mia vita avesse preso una piacevole piega.

In quel periodo trovai ristoro e ricovero presso una graziosa cascina adiacente la piccola chiesa del paese. Vi abitavano delle persone gentili e discrete che, senza farmi troppe domande sul mio passato e senza mai interferire sulla mia libertà di movimento, mi offrivano dei pasti caldi e una branda per dormire. Andavo e venivo dal loro ampio cortile per i miei giri perlustrativi, all’insegna del massimo disimpegno e della spensieratezza.

continua…

tratto dal libro

Pubblicato da nelcastellodicarta

Mi chiamo Paola. Sono di Torino, con radici che affondano, in parte, nel dolce territorio albese e, in parte, nelle variegate montagne Trentine. Amo la cultura che libera la mente e innalza l'anima... Sono stata una libraria e adesso... voglio diventare una Blogger!!! Ma non solo ... Seguitemi e ci conosceremo insieme!