il segno dell'ariete

Il segno dell’Ariete

L’astrologia… nel castello di carta
Il segno dell’Ariete raccontato da Roberto Illario!!!

Il segno dell’Ariete, il Guerriero!

Ah, lo conosco bene questo tipo, il segno dell’Ariete! Un po’ focoso, un tantino ostinato, piuttosto per i fatti suoi… È un bel pasticcio dover essere i primi, andare alla cieca, osare… e prendersi tante nasate! Ma è anche divertente!

L’Ariete si trova nella scomoda ma eccitante posizione di essere il Primo, il Pioniere dello zodiaco. È colui che dà inizio a qualcosa di completamente nuovo, affrontando l’ignoto a mani nude! Ci vuole molto entusiasmo, una fortissima motivazione, una carica vitale esuberante per lanciarsi in avanti alla cieca, rischiando il tutto per tutto. Caricando a testa bassa il Mondo intero, può contare solo sulla sua forza d’urto, dovendo aprirsi la strada a tutti i costi. La sua è una vera e propria lotta per la vita! Ogni dubbio, esitazione, calcolo o riflessione va evitato con cura. Qui si tratta di vincere o morire e nessuna mediazione o compromesso è concepibile. Bisogna attaccare subito, immediatamente, con estrema foga, non c’è tempo da perdere, tutta l’attenzione è concentrata sul presente.

Giungere ad una nuova alba

Insomma, l’Ariete è un guerriero, è sempre in battaglia, in stato di agitazione e di fermento. Reattivo al massimo, è impaziente di agire e di tracciare nuove vie di pensiero, ardite ed inesplorate! Deve essere, per forza, ottuso e primitivo, semplice e diretto, non potendo farsi ostacolare dal peso dell’esperienza né distrarre da altre cose che non siano la sua meta, il suo obiettivo. È proprio la sua natura a dargli il massimo di energia concentrata, necessaria a sfondare porte e mura, ad abbattere ostacoli ed opposizioni. Energia necessaria per far giungere una nuova alba, creando una scintilla, un lampo, spezzando il ghiaccio e vincendo l’oscurità, facendo trionfare la Primavera e la vita.

Darsi un’identità

Il problema principale dell’Ariete… è quello di darsi una identità! La sua domanda è “chi sono?” e per scoprirlo ha da confrontarsi con un “Altro”…vincendolo, ovviamente! La competizione è, quindi, essenziale, indispensabile per avere continue conferme, per rassicurarsi e non smarrirsi, mancando totalmente di una solida identità! Oh, quanto è grande la differenza con il Leone, che si sente al Centro dell’Universo ed è così placido ed orgoglioso di se stesso! Un Ariete, spesso, spende metà del suo tempo ad attaccare se stesso…e l’altra metà ad attaccare gli altri!/p>

Ribelle o obbediente?

È chiaro che, facendo così, rischia di esaurirsi in fretta e dunque deve trovare qualcosa o qualcuno a cui aggrapparsi. Finisce, così, qualche volta, per diventare “obbediente” sottomettendosi ad un Grande Potere che sente saldo ed inamovibile, di cui ha grande stima ed ammirazione, che adora ed a cui delega ogni scelta e decisione, eliminando dubbi ed ansie, timori ed incertezze. Può voler essere fedele per sempre agli ordini di un Grande Leader, di un Grande Partito o di una Grande Istituzione, deciso a servirla fino alla morte, rispettando le gerarchie ed imponendo la stessa ubbidienza ai suoi sottoposti. Questo lato militaresco dell’Ariete cozza, però, con la sua anima ribelle ed individualista ed in effetti il suo comando manca spesso di efficienza e di continuità, tendendo ad un uso eccessivo della forza e ad avere reazioni troppo drastiche ed impulsive./p>

L’ariete detesta le vittorie troppo facili

Tende ad ottenere risultati migliori quando punta a primeggiare ed a distinguersi, impegnandosi in un’arte o in una scienza, impersonando il coraggio di chi osa una nuova strada, infrangendo limiti e convenzioni, rischiando in prima persona, irridendo i “pecoroni” ed esaltando la libertà e la gioia di sentirsi unico e capace di tutto. L’Ariete detesta le vittorie troppo facili e quindi rinuncia volentieri ad accanirsi contro i deboli e può scegliere una squadra perdente ed amare una sconfitta eroica, divertendosi, magari, a parteggiare per gli “ultimi” e ad attaccare i ricchi e potenti. Robin Hood è un personaggio che gli assomiglia, un libero fuorilegge, spavaldo ed incosciente, avido solo di avventura, indifferente alle ricchezze e capo indiscusso di una banda di eguali./p>

I rischi per l’ariete

Se, però, l’Ariete fallisce nel darsi una identità ed uno scopo, rischia di sprofondare nelle sue paure e di perdersi nella cronica indecisione. Portebbe così risultare confuso e pauroso, inquieto e depresso, destinato alla implosione, al diventare vittima di se stesso ed oppresso dagli altri, incompreso e turbolento oppure apparentemente docile ma in realtà pigro e rassegnato. La sua frustrazione e la sua rabbia possono, comunque, emergere e portarlo a gesti velleitari di rivolta…o anche a sfogarsi contro i più deboli, come certi sergenti arroganti dei film americani!/p>

Da solo o… con gli altri?

L’Ariete è un single per definizione. È “Uno” e fa fatica a stabilire delle relazioni equilibrate, tendendo ad oscillare fra il pretendere ed il subire. Gli ci vuole tempo e pazienza per concepire uno scambio paritario ed è spesso tentato dal ruolo dell’eroe e della guida, di colui che salva il partner ed ottiene potere e riconoscenza eterna! La sua fame di libertà è una illusione, un equivoco. Non ce la può proprio fare a stare da solo… almeno non prima di essersi reso conto di essere sempre connesso con gli altri e col Mondo, mollando totalmente l’idea di esistere come monade separata dal Tutto, salvandosi così dall’abisso mortale della solitudine.
Ciao! da Roberto Illario!!!

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